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Valentina Rigano giornalista
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Una storia di coraggio, passione, paure, giovinezza, amore e morte. Mario D'Aleo, capitano dei carabinieri ucciso a 29 anni in Sicilia, vittima di mafia, si racconta in un romanzo diario scritto in prima persona. La scelta della divisa, il primo arresto di Brusca, il suo omicidio ordinato da Riina. Nel mezzo la sua determinazione, l'incontro con i magistrati dell'antimafia poi vittime a loro volta del medesimo tragico destino. Eroe senza tempo, troppo a lungo dimenticato. Prefazione di Luigi Contu, direttore ANSA, introduzione di Rita dalla Chiesa.
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#persemprefedele #capitanomariodaleo #carabinieri #mafia #antimafia #sicilia #palermo #monreale #gruppoisenieditore #luigicontu #ansa #ritadallachiesa #amazon
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È ora di guardarci in faccia, tutti e tutte. Le cose si possono cambiare se iniziamo a farlo ora, oggi, anzi ieri, nelle nostre case, come esempio per i nostri figli e le nostre figlie. Qui ho riassunto i comportamenti "classici", un "trova le differenze" quasi scontato, che però dobbiamo far diventare una strepitosa lista di checked bianchi. Tutti. #famiglia #donne #uomini #azione #25novembre #allarme #femminicidio #giuliacecchettin #giuliatramontano #2023 #105 #cambiamento
Giulia parla alle amiche di Filippo, e le sue parole oggi appaiono tristemente segni premonitori chiari. Purtroppo quando ci siamo dentro fatichiamo a vederlo, è successo anche a me, per questo è fondamentale parlarne e parlarne con chi è fuori dalla nostra cerchia di amicizie strette, perché è più difficile quando si è coinvolti leggere il pericolo. Per cambiare le cose dobbiamo avere la forza di parlare e se parliamo di giovani, gli adulti devono avere il coraggio di agire. #giovani #giuliacecchettin #femminicidio #segnali #allarme #25novembre #azione #donne #uomini #famiglia
Dobbiamo imparare a cambiare le cose dentro le nostre case, ogni singolo giorno. Lo dobbiamo fare per le nostre figlie, che devono crescere libere. Lo dobbiamo fare per i nostri figli che devono crescere consapevoli del fatto che il fallimento esiste, che il no esiste, che le cose finiscono. Lo dobbiamo fare da ieri. Tutti pensiamo siano discorsi che non ci riguardano, che sono altro da noi. Tu? Ascolta. #pergiulia #giuliacecchetin #justiceforgiulia #coraggio #femminicidi #patriarcato #rispetto #cambiamento #educazione #amore #donne #uomini #giovani #genz
Filippo Turetta, ricercato per l'omicidio di una ragazza di 22 anni, Giulia Cecchetin, sembra essere fuggito dall'Italia. Potrebbe essere in Austria. La sua macchina è come quella che vedi nella foto, una Fiat Grande Punto nera. Aiutiamo le autorità europee a diffondere la foto e a trovarlo, perchè possa essere assicurato alla Giustizia.
Filippo Turetta, der wegen Mordes an der 22-jährigen Giulia Cecchetin gesucht wird, scheint aus Italien geflohen zu sein. Es könnte in Österreich sein. Sein Auto ist wie das, das Sie auf dem Foto sehen, ein schwarzer Fiat Grande Punto. Helfen wir den europäischen Behörden, das Foto zu verbreiten und ihn zu finden, damit er vor Gericht gestellt werden kann.
Filippo Turetta, wanted for the murder of a 22-year-old girl, Giulia Cecchetin, appears to have fled Italy. It could be in Austria. His car is like the one you see in the photo, a black Fiat Grande Punto. Let's help the European authorities to spread the photo and find him, so that he can be brought to justice.
#wanted #filippoturetta #letsfindhim #justiceforgiulia #giuliacecchetin #austria #italia #veneto #infuga
Filippo Turetta, der wegen Mordes an der 22-jährigen Giulia Cecchetin gesucht wird, scheint aus Italien geflohen zu sein. Es könnte in Österreich sein. Sein Auto ist wie das, das Sie auf dem Foto sehen, ein schwarzer Fiat Grande Punto. Helfen wir den europäischen Behörden, das Foto zu verbreiten und ihn zu finden, damit er vor Gericht gestellt werden kann.
Filippo Turetta, wanted for the murder of a 22-year-old girl, Giulia Cecchetin, appears to have fled Italy. It could be in Austria. His car is like the one you see in the photo, a black Fiat Grande Punto. Let's help the European authorities to spread the photo and find him, so that he can be brought to justice.
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"Lo zainetto di Stich e la felicità" - Essere fieri di chi siamo, e coraggiosi quando dobbiamo dire qualcosa a qualcuno. È questa la chiave della felicità. Eppure ci dicono spesso che ciò che siamo, che facciamo, è diverso e la diversità disturba, da che mondo e mondo... E allora si ironizza, si allontana, si stigmatizza, quando si parla di adulti, oppure si ridicolizza o addirittura bullizza, quando si tratta di giovani e giovanissime. Ragazzi e ragazze, forza! Continuate convinti per la vostra strada, sempre. ps e quando avete a che fare con qualcuno che non ha il coraggio di affrontarvi a viso aperto, avete già vinto.
ps parte due in arrivo (nonostante sia x e non boom, qualcosa è andato storto con l'audio #figli #giovani #stich #diversita #unicita #felicita #generazionez #generazionex #boomer #coraggio
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Ha raggiunto quasi 20 mila firme in pochi giorni la petizione pubblicata su Change.org da una coppia di genitori romani, il cui figlio di tre anni, adottato alla nascita, sarà riaffidato alla madre biologica a fine dicembre, per decisione della Corte d'Appello di Catania. La coppia, che imputa la decisione a un "drammatico errore giudiziario e mancato rispetto della legge", si appresta ad avviare il ricorso alla Corte Europea.
"Miele aveva solo 16 giorni di vita quando lo abbiamo preso in braccio la prima volta", racconta Serena, (tutti i nomi sono di fantasia in rispetto della privacy) che insieme al marito Stefano e Miele vive a Roma, "è stato partorito in condizioni irriferibili ed è stato messo dalla madre biologica in una busta per la spesa", ha proseguito, "con il cordone ombelicale non clampato, e consegnato al padre biologico". Il piccolo è stato poi "abbandonato in strada, il padre biologico ha inscenato il suo ritrovamento", fino all'arrivo della Polizia e dell'ambulanza. "Miele è arrivato in ospedale in grave ipotermia e ipoglicemia", ha spiegato la madre, "ha rischiato la vita". Il piccolo, in assenza di riconoscimento è stato quindi dato in affidamento pre adottivo che, quando concretizzato, impedisce "il riconoscimento tardivo da parte della famiglia biologica (articolo 11 L. 184/83 ndr)", spiega la madre "e non si può nemmeno chiedere la revoca dello stato di adottabilità del bambino". Eppure, a quanto emerso dalle carte, nonostante la madre biologica sia ancora sotto processo, il padre biologico già condannato per l'abbandono del piccolo, per un presunto errore procedurale non dei genitori, dopo 3 anni di vita con la sua mamma e il suo papà "Miele rischia di essere 'riconsegnato' alla donna che lo ha partorito e che è ancora sotto processo penale per concorso in abbandono di minore", ha aggiunto Serena.
Il decreto prevede come data di "rientro" il 28/12/23, con la possibilità "per i servizi sociali ad avvalersi persino delle Forza dell'ordine per il ritiro coatto del piccolo da casa nostra", ha detto la madre, nel 'pieno interesse del minore”. Secondo Serena e suo marito, "non c'è nulla in questa storia che sia nel miglior interesse del bambino"
https://www.change.org/p/lasciate-miele-con-la-sua-mamma-e-il-suo-pap%C3%A0
#miele #changeorg #petizione #genitoriadottivi #bambini #catania #roma #tribunali #giustizia #figli
"Miele aveva solo 16 giorni di vita quando lo abbiamo preso in braccio la prima volta", racconta Serena, (tutti i nomi sono di fantasia in rispetto della privacy) che insieme al marito Stefano e Miele vive a Roma, "è stato partorito in condizioni irriferibili ed è stato messo dalla madre biologica in una busta per la spesa", ha proseguito, "con il cordone ombelicale non clampato, e consegnato al padre biologico". Il piccolo è stato poi "abbandonato in strada, il padre biologico ha inscenato il suo ritrovamento", fino all'arrivo della Polizia e dell'ambulanza. "Miele è arrivato in ospedale in grave ipotermia e ipoglicemia", ha spiegato la madre, "ha rischiato la vita". Il piccolo, in assenza di riconoscimento è stato quindi dato in affidamento pre adottivo che, quando concretizzato, impedisce "il riconoscimento tardivo da parte della famiglia biologica (articolo 11 L. 184/83 ndr)", spiega la madre "e non si può nemmeno chiedere la revoca dello stato di adottabilità del bambino". Eppure, a quanto emerso dalle carte, nonostante la madre biologica sia ancora sotto processo, il padre biologico già condannato per l'abbandono del piccolo, per un presunto errore procedurale non dei genitori, dopo 3 anni di vita con la sua mamma e il suo papà "Miele rischia di essere 'riconsegnato' alla donna che lo ha partorito e che è ancora sotto processo penale per concorso in abbandono di minore", ha aggiunto Serena.
Il decreto prevede come data di "rientro" il 28/12/23, con la possibilità "per i servizi sociali ad avvalersi persino delle Forza dell'ordine per il ritiro coatto del piccolo da casa nostra", ha detto la madre, nel 'pieno interesse del minore”. Secondo Serena e suo marito, "non c'è nulla in questa storia che sia nel miglior interesse del bambino"
https://www.change.org/p/lasciate-miele-con-la-sua-mamma-e-il-suo-pap%C3%A0
#miele #changeorg #petizione #genitoriadottivi #bambini #catania #roma #tribunali #giustizia #figli
Bullismo sul posto di lavoro: fa sorridere, a me personalmente, osservare questi atteggiamenti quando sono diretti a me. Però ci sarà chi non sorride affatto, ci soffre, non sa come uscirne. Pensiamoci tutti, non giriamoci dall'altra parte quando accade ai nostri colleghi, perché la tristezza è solo di chi questi comportamenti li mette in atto. Ti senti un grande o una grande a fare il gradasso con qualche collega? Probabilmente sei una persona irrisolta, insicura, invisiosa, perché i bulli lo sono sempre... #bullismo #lavoro #bullismosullavoro #ridicoli #solidarieta #donne #uomini #piccolepersone #reazione #respect
Basta violenza sulle donne. Manifestazione: non chiamateli lupi. Vi aspetto sabato 30 settembre a Vimercate, provincia di Monza, per far sentire la nostra voce e dialogare insieme. #vimercate #donne #uomini #giovani #violenzasulledonne #femminicidio #cultura #scuola #famiglia #palermo #Milano #Roma #Monza #giustizia #legalità #rispetto